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Sei unic*

Ognuno di noi viene al mondo come un piccolo organo di senso. Una piccola creatura che nasce con il bagaglio di ciò che ha assorbito durante la gravidanza, perché nel grembo materno si nasce davvero e si iniziano ad assorbire emozioni, suoni, nutrimento sotto forma di cibo e di amore. 

Pian piano i nostri sensi si affinano e percepiscono il clima in cui siamo immersi, dalle persone che si prendono cura di noi, grazie a ciò che viviamo con loro. 

 

Fin da piccolissimi abbiamo le nostre caratteristiche ed il nostro potenziale, siamo unici. 

L’educazione con cui cresciamo ci disegna come il pittore dipinge le sue tele. Le tele sono bianche e libere, le pennellate possono essere leggere e delicate, o spesse e dure…

la quantità di colore ha sempre diverse possibilità per lasciare le proprie tracce.

Ogni bambino, neurotipico, autistico o con disabilità, ha le proprie passioni. Quando siamo piccoli siamo molto connessi al nostro corpo, reagiamo impulsivamente a quello che viviamo ed abbiamo le idee chiare. Con il tempo invece potremmo dimenticarci cosa ci piace tanto, quello che ci fa sentire vivi e felici.

Ma ogni adulto non è stato prima un bambino? E il proprio bambino dov’è finito?

Il nostro bambino è sempre dentro di noi, anche se in alcuni casi lo rendiamo più silenzioso.

La verità è che lui ci conosce alla perfezione e può essere la guida migliore che possiamo desiderare.

Come possiamo recuperarlo? Amandoci incondizionatamente, senza giudizi, riscoprendoci attraverso piccoli gesti e momenti. 

Se sappiamo amarci e prenderci cura di noi stessi, potremmo essere le migliori guide per i nostri bambini e per valorizzarli come ognuno merita di essere valorizzato.

Cosa ti piaceva da impazzire quando eri bambinƏ? Te lo ricordi?

Piccola Pedagogista Petulante

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