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Festività e genitori separati

I giorni di festa son sempre ricchi di tante emozioni per grandi e piccoli.

Si ha più tempo e modo di ascoltarsi, cambiano le routine e si trascorre più tempo in famiglia.

Dovrebbe essere una cosa molto bella, no?

Sicuramente smuove tanti pensieri e riflessioni oltre alle emozioni, in particolar modo per i figli di genitori separati.

A qualunque età avere i genitori separati è come sentire le due estremità del cuore che tirano verso lati opposti.

Quando i bambini sono piccoli i genitori devono accordarsi per le date, organizzarsi oppure è già tutto concordato da mesi prima, una volta con un genitore, la prossima volta con l’altro, orari e appuntamenti scritti in agenda.

E se quel giorno il bambino o la bambina desidera stare con l’altro genitore?

Il programma è quello e raramente si piò scendere a patti.

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Man mano che l’età avanza si è abituati a viverla così, aumenta la consapevolezza e la possibilità di scegliere. Ma ci si abitua davvero fino in fondo?

Ci son bambini che crescono prima del tempo, assimilano le preoccupazioni e son condizionati dal benessere dei genitori e questo li appesantisce, potrebbero scegliere in funzione di uno o dell’altro genitore. Alcuni non solo non possono scegliere ma assistono a discussioni continue tra i genitori, pensando di esserne la causa.

Potrebbero esserci anche i figli “Nutella” (ti chiederai chi sono i figli Nutella, ebbene quelli che odiano dover scegliere perché vorrebbero accontentare entrambi i genitori e voler condividere la giornata con entrambi), qualunque sia la loro scelta sentiranno di scontentare l’altro genitore e non si godranno al 100% la giornata.

Questo vortice di emozioni si traduce nei comportamenti di bambini e ragazzi, nel loro umore che puoi notare dagli atteggiamenti, ma viene difficilmente esternato. Ed influisce anche sugli stessi genitori, che cercheranno di organizzare la giornata al meglio, avranno una certa aspettativa a riguardo.

Come si può esser loro di aiuto? Cosa si fa in questi casi?

L’aspettativa che ti ho nominato poco fa? Ecco quella, cerca di cancellarla. So che è difficile, ci viene naturale farci un’idea di quello che vivremo, cercheremo di farci un programma… ma quando immaginiamo una situazione e non va come vorremmo, reagiamo peggio.

La componente essenziale di ogni relazione è la comunicazione, che non vuol dire soltanto fare domande all’altro, ma aprirsi… condividere come ci si sente, quel che si prova, parlare dei propri interessi, dei propri sogni e domandare lo stesso all’altro. Dialogare porta a conoscersi, ci si abitua ad esternare e rafforza la relazione.

E’ straordinariamente importante parlare delle emozioni ed esprimerle.

Cercate di trascorrere momenti di qualità, uno stare insieme pieno e ricco di momenti che non tornano.

Perché un altro aspetto fondamentale è dato dall’accogliere le emozioni dei bambini. 

Non cercate di attenuarle distraendoli, le emozioni vanno esternate e rispettate, le vostre e le loro ❤️

Piccola Pedagogista Petulante

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