Quando mi viene posta la domanda:
“Qᴜᴀʟ È ɪʟ ᴛᴜᴏ ᴍᴇᴛᴏᴅᴏ ᴘᴇʀ ʟᴀᴠᴏʀᴀʀᴇ ᴄᴏɴ ᴘᴇʀꜱᴏɴᴇ ᴀᴜᴛɪꜱᴛɪᴄʜᴇ?”
Per rispondere a chi è del settore, non basta dire “sono formata”, “sono specializzata”..
Qᴜᴀʟɪ ꜱᴏɴᴏ ɪ ᴍɪᴇɪ ꜱᴛʀᴜᴍᴇɴᴛɪ?
ᴇᴅ ɪʟ ᴍɪᴏ ᴀᴘᴘʀᴏᴄᴄɪᴏ ᴅᴀ ᴅᴏᴠᴇ ᴅᴇʀɪᴠᴀ?
Non amo aderire ad un unico approccio perché penso sia importante adattare alla persona l’intervento educativo, più adatto alle sue caratteristiche, che non sono quelle di nessun altro e rispondere ai suoi bisogni, ma ciò non significa che non si ha alle spalle tanta formazione.
Ogni professionista si forma, amplia il suo percorso sceglie una linea di pensiero, una scienza, traendo spunto dagli approcci che sente affini, in base a ciò che è in linea con il proprio modo di lavorare.
Attraverso le competenze che il mio percorso da educatrice socio – pedagogica e da pedagogista, mi ha conferito, ed il mio interesse e la mia propensione che mi hanno portata ad ampliare le conoscenze nell’ambito dell’autismo, posso dire di lavorare progettando e adattando gli interventi educativi sulla base di ogni bambino e della sua famiglia, mettendone in evidenza potenzialità e supportando nel raggiungimento dell’ autonomia.
La scelta di abbracciare o meno un tipo di approccio deve esser basata sulla conoscenza, non bastano un corso, qualche libro e l’ esperienza, formarsi ed aggiornarsi è fondamentale sempre!